Intervista a Dada, fotografa.
Nella foto Dada.
Chriz: Pensi che in Italia ci sia spazio per i giovani che vogliono affacciarsi al mondo della fotografia, o temi di finire a fare foto ai matrimoni? Progetti per il futuro?
Dada: Ritengo che l’Italia non sia molto interessata ad una ricerca del talento. Paradossalmente sono molto più gli artisti stranieri ad essere promossi nel nostro paese.
Nonostante ciò non mi scoraggio : sgomiterò e morderò, e per quante innumerevoli porte potranno deturpare la mia faccia continuerò a sperare che almeno una resterà aperta per me.
Cosa vedo nel futuro? Non lo so. Posso dirti cosa vedo nel presente : passo le mie giornate scrivendo, dipingendo e scattando e sono questi i momenti nei quali io sento di aver trovato il mio posto.
Poi ci sono gli altri momenti, quando sono ancora lì con le mani che puzzano di acqua ragia , e mi fermo a pensare : non sarà troppo azzardato vivere un sogno?
Chriz: Analogico o digitale? Pensi che la facilità con la quale è possibile scattare e ottenere i risultati, oggi, abbia compromesso la fotografia?
Dada: Quando guardo le foto che mio padre scattò negli anni 70 con la sua Pentax k-1000 penso a quanta magia ci fosse nell’utilizzo della pellicola. La fotografia non era per pochi ma la qualità era alta per tutti. Sviluppo e stampa in un ora? Nemmeno a pensarci.
Quel che è certo è che oggi la fotografia è un così detto “fenomeno di massa”. Tanti i lati negati che tutti conosciamo e che non ho intenzione di mettere in dubbio. Ma quelli positivi?
Bastano due minuti su quella galleria online chiamata “FLICKR” per scovare decine di geni.
Se dovessi scegliere tra analogico e digitale? Non posso rispondere ma ti dirò solo che quando esco di casa non dimentico mai la mia reflex analogica, la reflex digitale, la diana e un rossetto.
Chriz: Fotografare oggi, finisce dopo il click o continua su un mac?"
Dada: E’ una scelta. Io sono un tipo da Mac, decisamente.
Chriz: Hai avuto esperienze professionali nel campo della fotografia? Se sì, quali sono le tue impressioni?
Dada: Purtroppo non ho ancora avuto esperienze professionali. Posso solo dirti che di recente ho ricevuto qualche contatto da professionisti interessati al mio lavoro e al mio mondo. Incrociamo le dita!
Chriz: Da cosa è composto il tuo armamentario fotografico? Quale macchina fotografica utilizzi di più?
Dada: Un’ anzianotta Canon 400D, una Yashica FX-3 , la Pentax k-1000 di mio padre, una Rolliflex e la Diana. Quasi dimenticavo il ring-flash e fish-eye. E come ho già detto le porto tutte con me.
Chriz: Tutti siamo influenzati da autori del passato o da ciò che vediamo tutti i giorni intorno a noi. Chi o cosa influenza di più i tuoi scatti?
Dada: Citandone alcuni : Cindy Sherman, Pierre et Gilles, Annie Leibovitz, Thomas Ruff, Spencer Tunick, Robert Mapplethorpe.
Chriz: Hai frequentato l' Istituto Europeo del Design, quanto ti da una scuola e quanto ci metti di tuo? Raccontaci la tua esperienza allo IED.
Dada: Ho frequentato per due anni lo IED e per il prossimo anno sono un po’ incerta. Per giunta sono al secondo anno di Filosofia Estetica presso l’Università degli Studi di Milano. Devo valutare da quale di questi due percorsi io possa ricavare più stimoli e ispirazioni.
Chriz: André Basain in "Che cos'è il cinema?" affermò che la fotografia è un'imbalsamazione, un fossile della realtà e che il cinema ha finalmente potuto sciogliere questo incantesimo e liberare la vita. Eppure i primissimi esperimenti cinematografici consistevano in una fotografia semplicemente "messa in movimento". E' possibile secondo te, mettere in movimento una fotografia senza l'ausilio del cinema?
Dada: Basti ricordare le cronofotografie di Marey e Muybridge ,gli esperimenti dell’avanguardia, e la fotografia narrativa , ma per me la forza della fotografia sta nel poter vivere in bilico tra il passato e il futuro. Non ci dice quello che accadrà né quello che è appena accaduto. Ma quello che sta accadendo sia nell’immagine che all’interno di chi la sta guardando. L’uomo voleva volare ed ha inventato l’aereo, voleva VIVERE per sempre ed ha inventato la fotografia.
Chriz: La pittura si è quasi sempre data l'obiettivo di ottenere il realismo, dopo l'Impressionismo, non ha più avuto alcun senso, perchè nacque la fotografia, Pensi che al giorno d'oggi, lo scopo della fotografia sia ancora cercare la realtà?
Dada: Lo scopo della fotografia è, secondo me, il medesimo dell’arte : scoprire la realtà, ma quella intrinseca delle cose.
Chriz: Il regista Jean-Luc Godard disse: "La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo", pensi che sia questa l'unica differenza tra il cinema e la fotografia?
Dada: Il confronto tra cinema e fotografia è nello stesso tempo scontato ma difficile da affrontare. Per me esiste una differenza nel tempo che esse ci concedono per essere interpretate. Il fotogramma fugge via, il dettaglio può essere perso, una piccola distrazione potrebbe farti perdere di vista quell’immagine, quel particolare, quella luce. La fotografia è paziente, ti lascia il tempo di pensare, di guardare, di emozionarti, senza farsi trascinare nel vorticoso scorrere del tempo.
Chriz: Infine, che numero di scarpe porti?
Dada: 34-35
Per maggiori informazioni su Dada: www.nakedada.com
5 commenti:
In realtà Dada ha frequentato solo un anno e qualche mese di IED a fotografia, e quindi è stata bocciata al secondo anno, non avendo sostenuto praticamente neanche la metà degli esami del curriculum.
Anonimo dice bene e mi pare che anche con Filosofia Estetica non sia andata come dice lei...
io non leggo da nessuna parte precisazioni da parte di dada di quanti esami abbia o non abbia fatto.
il risultato non cambia,ha talento.
e si prega i signori si firmarsi.
Com'è bello buttare fango sulle persone senza metterci la faccia. Commenti nemmeno costruttivi, che di solito nascondono una certa invidia. Mah.. comunque complimenti a Dada, e fatevi un giro sul suo sito..ci sono nuove piccanti foto d'autrice, con una modella d'eccezione.
Simpaticissimi anonimi evidentemente interviste o foto fantastiche voi non le avete mai prodotte,perchè troppo impegnati a coltivare la vostra invidia verso gente che il proprio talento di sicuro non ha bisogno di dimostrarlo con una laurea o un esame!!!
Io Dada personalmente non la conosco, ma le sue foto non hanno bisongno di descrizioni, presentazioni o altro...sono i soggetti e la precisione nel curare ogni minimo dettaglio a parlare.
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