17.11.09

Le tette della Monnalisa


Nella foto: "Monna Vanna" del Salaino.


Chi non ha mai sognato di denudare la Gioconda di Leonardo?
Io sinceramente mai, ma se qualcuno ha ancora questo sogno nel cassetto,
da oggi, forse, potrà vederlo realizzato.

Sembra infatti che oltre alla Gioconda di Leonardo da Vinci esposta al Louvre, potrebbe essercene una seconda, una Gioconda nuda.

Cari necrofili, nessuno però la potrà ammirare, perché il quadro è scomparso.

L'artista l'avrebbe dipinta per formare un dittico e rendere omaggio ai due volti di una stessa divinita', cioè Venere.
Questa è la nuova ipotesi formulata da Renzo Manetti, esperto di iconologia.

La domanda che in molti si porranno a questo punto è come fa Renzo Marinetti a sapere
di questa seconda Gioconda se l'unica prova, cioè il quadro, è andata perduta.
Ma l'esperto sembra avere le idee molto chiare, permettendosi addirittura di collocare la realizzazione della tela durante il "periodo romano" di Leonardo.

"Anche se il dipinto è andato perduto", spiega Manetti, "esistono almeno una decina tra riproduzioni e opere di analogo soggetto, eseguite da allievi e discepoli, che ci permettono di ricostruire l'originale".

Ad esempio, la Monna Vanna che il Salaino dipinse a quattro mani col maestro Leonardo, come dimostrato da recenti studi spettrografici.
E Raffaello, che nello stesso periodo ritrasse due figure femminili assai simili tra loro: La Velata, coperta da un velo, e La Fornarina seminuda.

Per Manetti, anche queste due, come le due Gioconde di Leonardo, sarebbero rappresentazione delle due Veneri.



Nelle foto: "La Velata" e "La Fornarina seminuda" di Raffaello.


Stiamo a vedere come reagirà il mondo dell'arte, certo dichiarazioni così importanti, non possono passare inosservate, solitamente vengono accolte da complete approvazioni oppure da plateali dissensi.

Intanto, "Il mistero del quadro perduto" potrebbe essere una buona idea per un nuovo romanzo best seller. Dan Brown, sei stato avvisato.

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