1.9.09

Videocracy - Basta apparire


"Videocracy" è un ritratto della televisione berlusconiana, della tv commerciale.

Il regista bergamasco Erik Gandini, ripercorre i trent'anni di storia della tv, raccontando come la tv ha cambiato intere generazioni, come si è evoluta e come è giunta ai giorni nostri.
Nel mondo dei tronisti e delle veline dove tutto si fa in nome dell’apparire.

Nella foto Erik Gandini

Nel documentario, che ripercorre trent’anni di unione tra potere politico e piccolo schermo, si vede, accanto alle interviste ai sostenitori di Berlusconi in Costa Smeralda e a molte immagini del ministro Carfagna, un lungo colloquio con il press agent Lele Mora in vena di racconti e confessioni.
Ma non solo, nel film c'è spazio anche per un'intervista rilasciata da Fabrizio Corona, che si lancia in dichiarazioni provocatorie: «quando vedo una persona famosa, vedo i soldi, non la persona».

Il film, che verrà proiettato alla 66esima Mostra del Cinema di Venezia, non ha trovato però il consenso del piccolo schermo, il trailer della pellicola infatti è stato rifiutato sia da Mediaset che dalla Rai.
Ci si aspettava un rifiuto da Mediaset, sarebbe stato controproducente, ma le perplessità giungono dal rifiuto della televisione pubblica, che si giustifica dicendo che il film contiene un messaggio politico di parte e che, anche se non ci troviamo in campagna elettorale, lo spezzone andava necessariamente affiancato da una replica immediata.

Come se non bastasse a pochi giorni dalla prima, anche Fabrizio Corona ha creato grane al film, dichiarando di non aver mai firmato la liberatoria per l'intervista e per alcune scene dove apparirebbe senza veli sotto la doccia di casa sua.

"Videocracy" sarà nelle sale dal 4 settembre in 40 copie.


Il trailer di "Videocracy"

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