24.11.09

Lo streaming è illegale?

Una domanda ronza nella mente dei giovani cibernauti:
lo streaming è illegale oppure no?
Bene, cercherò di risolvere questo dubbio per tutti gli amanti dello streaming.

La prima domanda che necessita di una risposta è:
perchè i siti che si limitano a raccogliere i link ai film chiudono mentre Megavideo rimane aperto?
La risposta è molto semplice.
I siti che raggruppano questi link sono ubicati su server italiani o comunque all'interno dell'Unione Europea o Usa, Megavideo no.

I server del colosso Megavideo, contenenti i file incriminati, sono situati in Cina, più precisamente ad Honk Kong, dove per problematiche di giurisdizione è molto difficile prendere provvedimenti.
E' talmente difficile intervenire in Cina che l'Unione Europea e gli Usa hanno preferito combattere la pirateria chiudendo i milioni di siti web contenenti questi link.
Così da un giorno all'altro hanno chiuso siti come VEDOGRATIS, ANIMEDB, YOUANDUS e moltissimi altri.
Megavideo ha anche l'attenuante (molto discutibile) dei termini di condizione, ve ne riporto una parte:

"Accetti inoltre di non:
  • inoltrare materiale coperto da copyrighted, protetto da segreto industriale o in altro modo soggetto a diritti proprietari di terze parti, compresi diritti di privacy e pubblicità, a meno che non sei il proprietario di tali diritti o disponi dell'autorizzazione da parte del proprietario di pubblicare materiale e di garantire a Megavideo Limited tutti i diritti di licenza garantiti in questo documento; "

Certo questi termini di condizione sono più o meno gli stessi di YouTube, che si impegna però a censurare eventuale materiale illegale e ha raggiunto svariati accordi con le major per rimanere nella totale legalità, cosa che Megavideo, sembra ignorare.

Ora passiamo alla seconda domanda che sorge spontanea:
perchè i siti che si limitano a pubblicare link vengono chiusi?

Devo essere sincero, all'inizio ero anche io dubbioso sulla legalità o meno riguardante la semplice condivisione di link, ma mi sono dovuto ricredere.
In Italia è ILLEGALE, lo sottolineo, pubblicare link a materiale audio/visivo coperto da diritto d'autore. Se le leggi cinesi permettono la pubblicazione di questi file, o comunque non compiono azioni di denuncia contro questi portali, non significa che sia lecito pubblicarne i link in Italia.

Perciò gli autori di questi siti web di "condivisione link" compiono a tutti gli effetti un'azione illegale e sono soggetti, quindi, a denuncia da parte delle autorità.

A occuparsi di queste manovre legali è la
Fapav (Federazione Anti-Pirateria Audio Visiva).

Si era anche proposto tempo fa di impedire l'accesso a questi link tramite DNS (sistema utilizzato per la risoluzione di nomi di host in indirizzi IP e viceversa), ma il blocco sarebbe facilmente raggirabile sostituendo in nostro DNS con uno estero.

Spero di aver risolto qualche dubbio sulla questione.

Detto questo, molte fonti parlano di innumerevoli danni recati all'industria cinematografica italiana, qualcosa come 25 milioni di euro solo nell'ultimo anno.
A tutti piacerebbe gustarsi ogni giorno un film al cinema, ma forse il problema sta alla base, soprattutto in un periodo di crisi come questa, spendere 8 euro per un biglietto è eccessivo.
Per quanto riguarda l'acquisto dei DVD invece, ho notato un calo vertiginoso negli ultimi due anni, le anteprime sono passate da 20 a 15 euro circa, mentre gli altri film sono facilmente acquistabili con cifre che oscillano dagli 8 ai 10 euro.

Nessuno riuscirà a fermare lo streaming e la condivisione di materiale illegale, si troverà sempre il modo di raggirare la legge e guardare/scaricare materiale pirata, però quello su cui voglio riflettere è, ne vale la pena?

Ci siamo dimenticati delle proteste per i tagli al Fus (Fondo Unico dello Spettacolo)?
Anche noi abbiamo contribuito alla banca rotta del cinema italiano, anche a discapito di quegli artisti davvero validi, che ormai cercano produzioni estere.
Nessuna morale, anche io continuerò a vedere i film in streaming, ma non dimentichiamoci mai il piacere, magari con qualche sacrificio, di andare talvolta al cinema o ancora meglio di acquistare un dvd, per gustarci un film in qualità ottimale.

E voi, cosa ne pensate?


2 commenti:

Anonimo ha detto...

semplicisticamente rispondo: Eliminiamo gli interessi cancrenosi della FAPAV che ha le sue radici nello strozzinaggio della SIAE (ah quanto ci farebbe comodo quella legge sul conflitto d'interessi, mica solo per il nano)il cui consiglio di amministrazione e casualmente composto da i maggiori beneficiari delle case editrici e discografiche, e vedi come il mercato audio visivo legale torna a splendere :(:(
SilverSurfer Incacchiato

Anonimo ha detto...

Perchè dovrebbe essere illegale condividere link in streaming presenti su altri server?
Ci siamo scordati forse che il più grande colosso che condivide questi link è lo stesso Google? Basti cercare un film e lo si trova subito.
Semmai basterebbe acquistare lo spazio web in uno stato estero e si bypasserebbe la legge ;)

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